"SOLO", l'ultimo libro di Riccardo Nencini

Presentazione del libro giovedì 9 dicembre 2021 ore 21:00 Palazzo dei Vicari Scarperia

L’ultimo libro del senatore Riccardo Nencini dal titolo “Solo”, edito da Mondadori, dedicato a Giacomo Matteotti. Un’opera in cui l’autore ricostruisce in forma romanzesca, con la precisione dello studioso, la passione dell’uomo politico e la creatività dell’intellettuale e narratore, la vita di Giacomo Matteotti, restituendoci il ritratto emozionante e commosso di una stagione cruciale della nostra storia, e di un uomo coraggioso e solo, come tutti i grandi eroi. Si tratta di un testo complesso che attraverso i tratti di una puntuale biografia (dall’infanzia alle prime esperienze politiche, dalla militanza comune con Mussolini nel Partito socialista unitario ai giorni drammatici della durissima opposizione al fascismo dilagante nella società italiana, alle violenze, agli abusi culminati nel rapimento e nell’uccisione del deputato il 10 giugno 1924) disegna la storia di una grande passione e di un ideale senza tempo: aiutare i più deboli.
Alla presentazione l’autore Riccardo Nencini dialogherà con il giornalista e direttore de “Il Filo” Paolo Guidotti e con il Sindaco Federico Ignesti per confrontarsi sul significato di quegli anni così importanti della Storia del Novecento e del modo di fare politica di Giacomo Matteotti, una politica intesa come impegno civile e sociale, come formazione dei più deboli, come affermazione dei diritti delle persone.
E di impegno civile è fatta anche la storia del Mugello: il giorno successivo alla presentazione del libro ricorre il 101° anniversario della morte di Giovanni Sitrialli. Era il 10 dicembre 1920 e a Pianvallico, nella zona rurale tra l’ex Comune di Scarperia e quello di San Piero a Sieve, fu ucciso senza pietà, con un colpo di pistola in fronte e davanti alla porta di casa Giovanni Sitrialli detto Giannara. Era un contadino del Mugello di 72 anni, iscritto alle Leghe Bianche, associazioni sindacali di orientamento cattolico nate da pochi anni per difendere i contadini dai soprusi dei proprietari terrieri Una dimostrazione di forza per incutere terrore e per dissuadere i contadini da nuove rivolte. Fu uno dei primi atti sanguinari del fascismo in Mugello che segnerà l’inizio di un’epoca di violenze contro le organizzazioni dei contadini e degli operai in tutta Italia, fino all’instaurazione della dittatura di Mussolini durata poi per un ventennio.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare nel rispetto delle norme di prevenzione anti Covid-19 (distanza, mascherina e green pass).