Aereoplani a quattro ruote il 28 Marzo a San Piero

Con 'Il paese delle corse', all'Auditorium

Un'altra bella iniziativa de 'Il Paese delle Corse' a San Piero a Sieve, all'Auditorium Scolastico, Venerdì prossimo, 28 marzo, alle ore 21.00, organizzata insieme alla Biblioteca comunale, la Pro Loco e l'AISA (Associazione Italiana per la Storia dell'Automobile. Per saperne di più conviene leggere il comunicato dell'organizzazione, che riportiamo di seguito:
Una delle storie più affascinanti e fino adesso meno conosciute della ormai ultracentenaria vicenda delle corse automobilistiche è quella relativa all’impiego di propulsori aeronautici su auto da competizione.
La prima sensazione, anche nel più curioso degli appassionati di corse automobilistiche, è quella che si tratti di una delle molte trovate singolari di cui sono stati testimoni gli anni pionieristici dell’automobile, un’idea bislacca, magari conclusasi con qualche esplosione corredata da una gran fumata come nelle comiche di Harry Langdon o Buster Keaton.
Si potrebbe pensare ad un caso isolato, al fortunato  assemblaggio di un singolo ibrido, capace, non si sa neppure bene come, di concludere una breve gara confinato nelle retrovie. Niente di tutto questo: si è trattato di una soluzione tecnica, applicata in anni diversi, su diversi modelli di auto, con diversa fortuna, ma la cui applicazione nella maggioranza dei casi ha prodotto modelli capaci di risultati largamente positivi dal punto di vista delle prestazioni e spesso addirittura vincenti.
Per chi conosce la storia di Emilio Materassi il pensiero va alla sua Itala Special, la cosiddetta “Italona” spinta da un motore Hispano-Suiza modificato, ma per chi avesse pensato a quella macchina leggendaria come a un pezzo unico, alla soluzione trovata “una tantum” da un pilota intraprendente per ottenere a prezzo compatibile con le sue modeste disponibilità finanziarie una vettura competitiva, questa è l’occasione per scoprire come, prima e dopo Emilio Materassi e la sua leggendaria Itala, vi siano stati altri esempi di macchine spinte da motori d’aereo e di piloti così bravi e temerari  da portarle alla vittoria.
E’ l’occasione per conoscere la storia di Alfieri Maserati, che con un “ibrido” spinto da un motore d’aereo riuscì a vincere diverse corse, fra cui il Circuito del Mugello 1922, o quella tragica di Roberto Barsanti, schiantatosi nel 1921 contro un platano sul viale delle Cascine durante una prova del chilometro lanciato.
Storie che hanno un collegamento con la nostra terra, ma che ci appaiono comunque lontane nel tempo. Ci sono però stati importanti esempi anche negli anni ’60 del secolo scorso, con l’incredibile avventura della monoposto spinta da un turbina che sfiorò la vittoria alla 500 miglia di  Indianapolis nel 1967 o delle analoghe esperienze della Lotus in Formula 1  e di altre marche come la Rover e la Howmet alla 24 Ore di le Mans.
Proprio da Emilio Materassi partirà questa nostra avventura alla scoperta di come le cosiddette “Aero specials” divennero protagoniste delle corse automobilistiche negli anni ’20. Grazie all’appassionata ricerca di Cesare Sordi capiremo come il campione di Borgo San Lorenzo riuscì a modificare il motore Hispano Suiza per la sua “Italona”, mentre Alessandro Silva, autore di un articolo recentemente apparso sulla stampa specializzata, e Alfieri Maserati, rievocando le imprese del suo omonimo zio, ci porteranno idealmente a fare un giro su altri di questi affascinanti mostri, per metà automobile e per metà aeroplano, di cui abbiamo rischiato di perdere il ricordo.  Insomma una serata da non perdere per chi vuole scoprire un aspetto poco conosciuto dell’avvincente storia delle corse automobilistiche.