24 giugno, Fiorino d'Oro Città di Firenze ad Alessia Ballini

Il massimo riconoscimento del capoluogo toscano alla ex Sindaca di San Piero a Sieve scomparsa prematuramente

Proprio oggi, in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni, Patrono del capoluogo toscano, il Sindaco Dario Nardella consegnerà, alle 14.30,  nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il ‘Fiorino d’Oro della città di Firenze’. Fra i destinatari dell’importante riconoscimento, oltre a Massimo Inguscio, presidente del Cnr, Joseph Weiler, già presidente dell’Istituto universitario europeo, l’Associazione antiviolenza Artemisia, l’associazione scout Agesci di Firenze, Wanny Di Filippo, fondatore e designer de Il Bisonte e l’artista Sylvano Bussotti, anche Alessia Ballini, per la quale il fiorino sarà consegnato alla memoria. “Un evento – spiega il Sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, che presenzierà alla cerimonia – che vede il conferimento della massima onorificenza di Firenze alla nostra cara Alessia, e che viene a dimostrare alla famiglia, alla quale sarò vicino durante la consegna, il valore e la riconoscenza di una giovane donna che ha sempre lottato per i propri ideali, impegnandosi a fondo nelle cariche pubbliche che è andata a ricoprire, distinguendosi per la sua determinazione e integrità morale”.
Alessia Ballini è stata Sindaca del Comune di San Piero a Sieve per dieci anni, dal 1999 al 2009, e dal 2006 anche Assessore alla Provincia, quando era Presidente Matteo Renzi. E’ scomparsa prematuramente il 2 febbraio 2011, dopo essere stata eletta Consigliere Regionale della Toscana, lasciando un grande vuoto negli affetti, nelle istituzioni e in tutti coloro che l’hanno conosciuta. Più volte in questi cinque anni, ed in particolare negli ultimi tempi, il nome di Alessia è tornato alla cronaca, in concomitanza con fatti o eventi in qualche modo a lei collegati. Basti citare il pensiero, pieno di ricordi ed emozioni, dello stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, in occasione della sua visita a Cuba del marzo scorso, e la dedica che sempre lui le ha rivolto dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili. Ma anche i contenuti del libro di Enzo Brogi ‘Altre Direzioni. Storie di ordinaria periferia’, che rimandano a quella lettera scritta proprio da Alessia sul quotidiano Repubblica, pubblicata il 28 marzo 2009, durante la sua malattia, con il titolo ‘Non parlate di metastasi’, un inno di fiducia al diritto alla salute dei cittadini, allo Stato, ma anche un richiamo al rispetto per gli altri, soprattutto di coloro che si trovano a dover affrontare situazioni di fragilità, che passa anche dall’uso del linguaggio.