Tutto sul Bilancio di Previsione 2016

Con largo anticipo rispetto ai due anni precedenti. Maggiori risorse destinate ai Comuni nati da fusione e contributi per la contenuta pressione fiscale. Più investimenti e abbassamento tariffe per i servizi a domanda

Il 29 aprile scorso il Consiglio Comunale di Scarperia e San Piero ha approvato, con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza, e l’astensione dei consiglieri dei gruppi di minoranza, il Bilancio di previsione e atti collegati riguardanti imposte, tariffe e opere pubbliche. Con un anticipo di diversi mesi rispetto al 2014 e 2015, quando l’atto fu varato in settembre, si registra quest’anno anche un consistente aumento dei trasferimenti statali destinati ai Comuni nati da fusione, che oltrepassa per il nostro il milione e duecentomila Euro (488.000,00 l’anno scorso), grazie alla ripartizione di un ulteriore fondo destinato a tale finalità. Il finanziamento, nella misura di € 976.000,00, cioè del 40% del totale dei trasferimenti riferiti al 2010, sarà garantito per i prossimi otto anni, insieme agli Euro 500.000,00 che la Regione erogherà fino al termine della presente legislatura. Oltre a questi, da sottolineare anche l’assegnazione da parte dello Stato di una somma di 288.000,00 Euro, spettante in modo proporzionale agli enti quale compensazione per l’annullamento della TASI sulla prima casa, ed a quelli che, come il nostro, non l’hanno mai applicata. Ed uno di circa € 140.000,00, a fronte di un basso livello di pressione fiscale. Si passa quindi da un totale di oltre sedici milioni del bilancio dell’anno passato, agli attuali ventuno milioni e oltre. Una cifra neanche immaginabile per gli ex Comuni di Scarperia e San Piero a Sieve, rileva il Sindaco, segno evidente dei benefici portati dalla fusione che ha visto la nascita, dal 2014, del nuovo Comune.
Entrando più nel dettaglio delle scelte che avranno effetti immediati sui cittadini, da segnalare una sostanziale tenuta della pressione tributaria, in coerenza con la normativa nazionale sul blocco della leva fiscale. Quindi, per quanto riguarda la TARI, la tassa sui rifiuti, pressoché inalterate le tariffe, e confermate le riduzioni dell’anno scorso, con il mantenimento del fondo per le utenze non domestiche che dimostrino l’abbattimento del consumo dei prodotti in carta nel ciclo delle loro attività, ed un raddoppiamento di quello per il finanziamento delle riduzioni fino al 20% per le aziende in possesso di certificazioni ambientali, che passa così ad € 10.000,00. Nessun aumento anche sul fronte IMU e IRPEF, mentre la TOSAP, la tassa sull’occupazione di spazi ed aree pubbliche, viene ridotta dell’80% in caso di manifestazioni realizzate da associazioni (ed enti) e patrocinate dal Comune, e del 50%, e fino all’80%, sull’Imposta sulla pubblicità per esposizioni permanenti con mezzi pubblicitari che valorizzino particolarmente il territorio.
Rimodulati i costi di accesso ai servizi di mensa e trasporto scolastico, con l’introduzione di nuove fasce di reddito, corrispondenti a tariffe più basse, e riduzioni del 40% delle rette degli asili nido per chi ha più di un figlio frequentante contemporaneamente. La contribuzione delle famiglie alla spesa del Comune per i servizi a domanda individuale diminuisce così dal 54 al 48%, con conseguenti risparmi per chi ne usufruisce.
Inoltre, il primo cittadino mette in rilievo la voce dedicata al recupero dell’evasione fiscale, determinata in € 140.000,00 per questo anno, e destinata a crescere nel tempo, con la messa a regime delle banche-dati. Particolare attenzione anche alla diminuzione dell’indebitamento, con l’abbattimento dei mutui accesi in passato, attraverso l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del maggior contributo statale del corrente anno per i Comuni fusi.
Un capitolo a parte poi, e più volte trattato, è quello delle opere pubbliche, fiore all’occhiello dell’amministrazione, strumentale al miglioramento del decoro urbano, della viabilità e per lo sviluppo del territorio. Le cifre, del resto, parlano chiaro: dieci milioni di Euro previsti per il triennio 2016-2018, dei quali oltre quattro milioni stanziati per il 2016.
Un bilancio decisamente consistente che ha permesso, come rilevato da Federico Ignesti, il mantenimento della tassazione al livello dell’anno precedente, e nel contempo un’attenzione agli investimenti ma anche alle tante difficoltà che, nella situazione attuale, gravano su famiglie e cittadini.