Meno risorse ai Comuni nati da fusione, appello dei Sindaci toscani

"Si rischia di rompere il patto di fiducia con lo Stato" - Intervista al TG3 del Sindaco Federico Ignesti

Mercoledì 10 luglio si terrà un sit-in a Piazza Montecitorio a Roma e giovedì 11 luglio sempre a Roma una riunione dell’Anci Nazionale.

Inoltre di seguito si riporta la nota di Anci Toscana:

“Questa decisione rischia di rompere il patto di fiducia tra lo Stato e i sindaci. Aver saputo solo ora che non avremo tutte le risorse previste e già messe in bilancio è gravissimo: potrebbe mandare in disavanzo di amministrazione i nostri Comuni, oltre a mettere in discussione progetti già finanziati per i territori e le comunità. Per questo chiediamo che il finanziamento stanziato dal governo sia reintegrato, per coprire l’intero fabbisogno reale”. Sono decisi e molto preoccupati i sindaci dei Comuni toscani nati da fusione, che si sono incontrati stamani nella sede fiorentina dell’Anci.

Come spiega il coordinatore di settore Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, “la Toscana rischia di perdere circa 4 milioni di euro per i 14 Comuni nati da fusione, dove i cittadini hanno scelto di dar vita ad un ente unico per poter godere dei vantaggi previsti. La decisione del governo di non ampliare l'ammontare di risorse stanziate, a fronte della nascita di nuovi Comuni fusi, è veramente insostenibile. Anche perché comunicata a pochi giorni dalla scadenza per l’equilibrio di bilancio, con impegni già presi”.

Su questo tema il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni ha inviato una lettera a tutti parlamentari toscani, ed anche Anci a livello nazionale si è espressa chiedendo sia l’integrazione del fondo, che risulta carente di circa 25 milioni, sia “che venga portato a compimento il percorso di approvazione delle nuove norme in materia di gestione associata, peraltro già condiviso nel tavolo presieduto dal sottosegretario all’Interno Candiani”.

“Siamo veramente preoccupati – conclude Ignesti – e contiamo che il governo ascolti l’appello dei sindaci, da sempre il baluardo e il garante dello Stato nei nostri territori. Non farlo metterebbe a repentaglio il nostro mutuo rapporto di fiducia e di rispetto”.