Luci ed ombre del legno

Si inaugura a Palazzo dei Vicari a Scarperia sabato 10 febbraio alle ore 15,00 la mostra di scultura in legno "Luci ed ombre del legno"

ARRIVA A SCARPERIA LUCI ED OMBRE DEL LEGNO
Dal Trentino una mostra di sculture in legno


     Si inaugurerà sabato 10 febbraio, alle ore 15.00, a Scarperia (FI), nella suggestiva sede di Palazzo dei Vicari, la seconda tappa di “Luci ed ombre del legno..una mostra che viaggia”, un appuntamento ormai consolidato nel panorama artistico nazionale e giunto alla XII edizione.

     La mostra vuole rappresentare e fare conoscere le diverse espressioni che la scultura lignea può assumere, attraverso diversi interpreti di spicco e grazie a un viaggio lungo sette mesi in importanti città accuratamente selezionate del Centro – Nord Italia. La mostra vuole inoltre raccontare il forte legame esistente tra l’animo delle popolazioni alpine con il bosco.

      La mostra, di fatto, esporta una forma culturale caratteristica del Trentino – Alto Adige, e con essa promuove un intero territorio, quale quello dell’altopiano del Tesino, caratterizzato dalla catena montuosa dei Lagorai e da ampie e verdi foreste.

     In mostra saranno infatti esposti i quattro vincitori dell’ultima edizione del Simposio del Tesino, dove, ogni metà estate, quasi trenta artisti di provenienza internazionale vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze dei quattro paesi che caratterizzano l’altopiano trentino e ai quali si è recentemente aggiunto anche l’abitato di Strigno.

     Alessandro Pretto di Valdastico (VI), Lara Steffe di Moena (TN), Aldo Pallaro di Piombino Dese (PD), Soheyl Bastami dell’Iran, sono i protagonisti dell’edizione 2018. A loro, l’organizzazione, come ormai tradizione, ha affiancato un maestro regionale di chiara e riconosciuta esperienza. Per quest’edizione, la scelta è ricaduta sul gardenese Paul de Doss Moroder.

     In tutto ventuno opere, originali e suggestive, a disposizione per essere osservate dal vero in un viaggio allegorico ed emozionale. Un modo innovativo per conoscere un territorio attraverso le suggestioni e gli odori rimasti impressi nell’opera d’arte.

     La mostra resterà visitabile a Scarperia sino all’8 febbraio 2018 nei seguenti orari di apertura mercoledì-giovedì e venerdì dalle 10 alle 13, sabato-domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18;  dopodichè si sposterà a Vernio, in provincia di Prato.

     La mostra è organizzata dal Centro di Documentazione del Lavoro sui Boschi ed è resa possibile grazie al supporto attivo della Provincia Autonoma di Trento, della Regione Trentino Alto Adige, della Provincia Autonoma di Bolzano, dei Comuni di Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno, Castel Ivano, dell’APT Valsugana, della Galleria d’Arte Atrebates, del Comune di Scarperia San Pietro e della Pro loco di Scarperia.

Gabriele Bertacchini

 

 

Il percorso espositivo 2018
12 gennaio – 8 febbraio Trento - Palazzo Roccabruna
10 febbraio – 6 marzo Scarperia (FI) – Palazzo dei Vicari
10 marzo – 27 marzo Vernio (PO) – Galleria e Oratorio di San Niccolò nel Casone
30 marzo – 27 aprile Dozza città d’Arte (BO) – Rocca Sforzesca
29 aprile – 23 maggio Bertinoro (FC) – Centro Universitario, Museo Interreligioso, CavaRei
26 maggio – 11 giugno Borgo Valsugana (TN) – Spazio Erika Klien
29 giugno – 22 luglio Livo (TN) – Palazzo Aliprandini

 

Gli artisti in mostra


Paul dë Doss – Moroder

Soprattutto quando utilizza il legno, il suo universo corre in bilico tra forma e informe, tra vuoto e pieno, tra una presenza corposa e un’assenza silenziosa e discreta. Opera lì, ai confini, ai limiti tra figurazione e astrazione, tra gesto e pensiero.
Le sue figure lignee affondano le radici in una storia dell’arte colta, senza disdegnare la tradizione popolare, tenendo sempre uno sguardo sui significati dei segni e dei simboli. La pelle lignea è una mappa geografica che ci aiuta a destreggiarci nel mondo della fantasia e dell’immaginario, e supporta una scrittura formale che ci tiene ancorati ad un iconismo dai molteplici risvolti, sacri e profani ma, soprattutto, individuali.
Le sue sculture lignee sono un accorato canto al mondo che ci circonda: all’uomo, alle sue tragedie, alle sue speranze e all’animale che francescanamente ci vive vicino e assorbe ogni volubile cambiamento emozionale.
Paul dë Doss – Moroder risiede ad Ortisei dove è nato nel 1964.


Alessandro Pretto

Alessandro Pretto nato a Thiene nel 1963 è scultore autodidatta, il suo talento artistico è come un diamante grezzo che sembra essere stato estratto dalle profondità della stessa roccia a cui è aggrappato il paese dove è cresciuto e dove lavora: Pedescala di Valdastico. Un diamante grezzo, ovvero antico e puro. Antico poiché la poetica delle sue opere indaga l’umana natura nel suo intimo rapporto con la Madre Terra. Puro proprio perché non contaminato dagli accademismi.
Fin da bambino Pretto era un attento ascoltatore del sussurro del bosco. Rami, radici e tronchi gli si rivolgevano svelandogli la loro forma più magica e segreta.
Una prima parte del suo lavoro scultoreo si ispira proprio al paganesimo e agli Spiriti di Natura. Assistiamo poi ad una seconda stagione produttiva più matura in cui l’artista sembra invece voler rappresentare la profonda ferita dovuta alla separazione tra l’Uomo e il Pianeta che abita. Ne nascono figure maschili e femminili, rese con maestria tecnica morbide e sinuose, ma dilaniate nel corpo, ferite non solo nel fisico ma anche nello spirito.

 

Lara Steffe

Classe 1969, Lara Steffe è nata e vive a Moena, ha frequentato, e ora vi insegna, il Liceo artistico di Pozza di Fassa.  Molto intensi sono stati per lei gli anni trascorsi a Milano. Dapprima per frequentare i corsi di pittura all’Accademia di Belle arti di Brera, in seguito per lavorare negli studi di alcuni suoi professori e amici, primi fra tutti Gianluigi Rocca e Simone Turra.
Dalla Finlandia all’Egitto, dalla Svizzera e dalla Francia al Sud America, da anni Lara viene sistematicamente invitata a simposi internazionali di scultura: sia in pietra, ghiaccio e neve che in legno. Il senso della vita è il suo tema costante di riflessione. Il nostro dialogo con una Entità superiore e con gli altri; il nostro rapporto con l’Universo e quello fra l’essere e l’apparire; come ci guardiamo e come siamo visti. Ben conscia che, come la volpe ha insegnato al Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry e a tutti noi, “non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Aldo Pallaro

Con Pallaro, il legno è infinito. Ma restando legno, senza prendere altre sembianze. La tecnica sopraffina, una ricerca certosina che vola molto più in alto dell'arte applicata, fanno entrare in gioco la luce e lo spazio. Le ombre disegnano interiorità cangianti nel corpo stesso della scultura per una vita diversa da quella immobile dei boschi. Il rispetto dello scultore segue le venature, le isola, le fa vivere fino ad articolarsi in movimento: è il miracolo di Pallaro, dare al legno il movimento, un dinamismo che la natura non ha previsto a questo livello. L'arte di Pallaro è natura indagata, senso della creazione primordiale, voglia di osmosi fisica con la materia, inno ad un'essenza superiore. Le sue sculture sono il talamo in cui legno e uomo mischiamo il loro essere.
Aldo Pallaro è nato nel 1952 a Piombino Dese, dove vive. Studi artistici a Padova e all'Accademia di Venezia. Molte esposizioni, parecchi premi, le sue opere sono presenti in ambienti pubblici e privati.


Soheyl Bastami

Il talento che l'artista Soheyl (Reza) Bastami possiede, si concretizza nella scultura per esaltare forme e volumi del legno, nel pieno rispetto della natura e della materia prima da essa fornita.
Le opere realizzate emergono da incastri geometrici, come nella scultura  THIRST, dove tutto deve concorrere a dare un senso alla nostra esistenza per cercare una logica armonia con i ritmi della terra e dell'ambiente in cui viviamo.
Bastami, giovane artista iraniano, trasferisce nella scultura l'amore per la terra d'origine, la mano sicura ricerca forme che in sottrazione evidenziano linee morbide ma decisamente in contrasto con i volumi appena abbozzati.
Il percorso intrapreso da Bastami ci permette di comprendere il senso della lotta quotidiana per prendere coscienza di sé e del sentiero difficile che ogni essere deve seguire fin dall'origine della vita.
Soheyl (Reza) Bastami è nato a Sari - Iran– nel 1987. È laureato in Graphic design. Partecipa con successo a numerose manifestazioni internazionali.