Le tesi delle prime donne laureate a Firenze - RINVIATA

Rinviata a causa dell'emergenza sanitaria.

La mostra “Le tesi delle prime donne laureate a Firenze” già esposta presso la Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Firenze dal 14 dicembre 2018 all’ 8 marzo 2019, vede come protagoniste alcune tesi delle prime donne laureate a Firenze, documenti di grande interesse per la storia dell’istituzione e per la storia dell’emancipazione femminile, corredate dalla relativa pubblicazione o da altre opere delle autrici, da documentazione d’archivio sulla carriera scolastica, fotografie e cenni biografici.


L’inaugurazione della mostra si terrà domenica 8 marzo alle ore 16:00 presso la Sala dei Tendaggi del Palazzo dei Vicari di Scarperia (Scarperia e San Piero, FI).

Di seguito il programma:
Presentazione della mostra ed interventi:
Francesca Poli (Presidente Pro Loco Scarperia)
Loretta Ciani (Vicesindaco e Assessore all’Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Scarperia e San Piero)
Marco Casati (Assessore alla Cultura del Comune di Scarperia e San Piero)
Laura Vannucci (Biblioteca Biomedica)
Floriana Tagliabue (Biblioteca Umanistica)
Simona De Lucchi (Biblioteca Biomedica)
Lorella Niccolai (Biblioteca di Scienze)

Visita guidata alla mostra

Brindisi finale


Il percorso espositivo si dipana fra le più antiche e significative tesi scritte da donne che si laurearono a Firenze, dapprima presso l'Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento, poi nell'Ateneo fiorentino. È frutto di un progetto dell’Università degli Studi di Firenze, finalizzato a ricostruire una tappa importante dell’emancipazione femminile, quella dell’accesso all’alta formazione, consentito in Italia soltanto a partire dal 1875 per effetto di una nuova normativa, che per la prima volta contemplava esplicitamente la frequenza delle donne ai corsi universitari. Alla fine del XIX secolo si erano laureate a Firenze solo 14 donne (237 in tutta Italia) e, alle soglie della seconda Guerra Mondiale, le laureate a Firenze risultano ancora poco più di mille, ovvero il 20% dei laureati complessivi. Oggi la situazione appare quasi ribaltata, ma esiste tuttora il cosiddetto “tetto di cristallo”, che impedisce di fatto alle donne di raggiungere dopo la laurea le posizioni più prestigiose.