Lavori in corso a Montaccianico

Prenderà parte alla presentazione, in qualità di relatrice, la Dottoressa Elisa Pruno dell'Università degli Studi di Firenze, impegnata in prima persona nel seguire i lavori di scavo.
Il territorio mugellano, trovandosi in uno snodo storico significativo, con Montaccianico e la “terra nuova” di Scarperia, è stato fulcro negli ultimi anni di mutamenti istituzionali, di grandi opere infrastrutturali e di tentativi di massicci investimenti economici a livello culturale.
Un territorio che sta sviluppando sempre di più una propria vocazione turistica, con paesaggi naturali estremamente interessanti collegati a una storia che ha lasciato importanti segni da scoprire e riscoprire.
Come da riscoprire è il Castello, o ciò che ne resta, di Montaccianico presso Sant'Agata.
Roccaforte della famiglia feudale degli Ubaldini dal XIII secolo, si vide al centro del conflitto fra questi e la politica espansionistica di Firenze, iniziato già nei primi anni del '200, a causa del dominio che gli Ubaldini detenevano sulle vie di comunicazione fra Toscana ed Emilia Romagna.
Un conflitto che vide il prevalere di Firenze, con la distruzione di Montaccianico nel 1306, dopo tre mesi di assedio, la cui quasi immediata conseguenza fu la nascita della 'Terra nuova' di Scarperia, sancita dal comune fiorentino il 29 aprile 1306. Dal 1306 il sito dove sorgeva il castello non fu mai più riutilizzato da nessuno per un divieto assoluto da parte della Repubblica di Firenze. Le sue poderose macerie – solo in parte asportate nel corso dei secoli per le costruzioni rurali dei dintorni – giacciono ancora sepolte e disfatte sul monte.
Le recenti campagne di scavo avviate nel 2008 tentano di riportare alla luce dopo oltre 700 anni qualche testimonianza della possente fortezza Ubaldina e vedono impegnati nei lavori studenti, laureandi, specialisti e ricercatori di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze.