Inaugurazione orti urbani a San Piero a Sieve

Martedì 18 dicembre ore 10:30 Loc. Cardetole a San Piero a Sieve. Sarà presente l'assessore regionale Marco Remaschi.

Saranno ufficialmente inaugurati martedì 18 dicembre alle ore 10:30 i nuovi orti urbani a San Piero a Sieve in località Cardetole.  Al taglio del nastro insieme al Sindaco Federico Ignesti sarà presente l'Assessore Regionale Marco Remaschi.
Gli orti a San Piero a Sieve esistono da molti anni (furono realizzati nel 1999), sono stati assegnati per lo più a persone anziane e hanno svolto negli anni un'importante funzione di socializzazione, di aggregazione e di inclusione sociale. Ora gli orti sono stati oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e fanno parte del progetto “Centomila Orti in Toscana” promosso e cofinanziato dalla Regione Toscana, al quale il Comune di Scarperia e San Piero ha aderito condividendone obiettivi e visione. Non sono più orti sociali destinati agli anziani,  ma orti urbani che possono essere assegnati a chiunque abbia interesse e voglia di coltivare un pezzetto di terra. A San Piero a Sieve sono circa 70 gli appezzamenti di terreno agricolo. Con un investimento di 75.000 euro, di cui 50.000 euro finanziati dalla Regione Toscana, la struttura esistente destinata a centro servizi è stata sostituita da una nuova struttura in legno, adeguata alla normativa sismica e antincendio, che al suo interno ospita un servizio igienico, un magazzino per gli attrezzi, uno spogliatoio e un vano polivalente. E' inoltre stato rifatto l'impianto idrico e di distribuzione dell'acqua, con sostituzione delle pompe e realizzazione di nuove derivazioni, una per ciascuna utenza per rendere più  funzionale le operazioni di irrigazione delle coltivazioni. La gestione del complesso degli orti è affidata all'Auser di Scarperia e San Piero che assegna, sulla base della disponibilità, gli appezzamenti di terreno ai residenti che devono presentare richiesta  al Comune di Scarperia e San Piero
Il Sindaco Federico Ignesti si dichiara soddisfatto “di avere realizzato un intervento che ha un grande valore sociale, un luogo di incontro tra le persone,  aperto a tutti i residenti, un posto dove poter sviluppare nuove relazioni sociali, un punto di incontro, anche tra generazioni diverse, dove poter condividere le conoscenze per far crescere ortaggi e frutti per il consumo familiare”.