Il Comune al Festival dell'Economia Civile

Ha partecipato il Vice Sindaco Francesco Bacci ed ha sottoscritto il manifesto

Si è svolto a Campi Bisenzio dal 15 al 17 novembre scorso il festival dell’Economia Civile, promosso dal Comune di Campi, Anci toscana e Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze, Legambiente e S.E.C. (scuola di economia civile) che si è concluso con la sottoscrizione, simbolica, sabato mattina del manifesto “La rete dei Comuni toscani e della Regione per la collaborazione e l’innovazione civica”. Anche il Comune di Scarperia e San Piero ha aderito all’iniziativa e il Vice sindaco Francesco Bacci ha firmato il manifesto.
Che cos’è l’economia civile? E’ l’idea di un nuovo modello di sviluppo, integralmente sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Partendo da questa nuova prospettiva i Comuni che hanno sottoscritto il manifesto si sono impegnati a fare rete e a condividere tra loro le singole esperienze di buone pratiche amministrative che spesso rimangono isolate, ma che hanno in sé i fondamentali valori dai quali partire per disegnare nuovi orizzonti. Sempre più Comuni in Toscana attuano pratiche sociali di condivisione collaborativa: si va da esperimenti di welfare di comunità a pratiche di rigenerazione urbana che coinvolgono cittadini ed associazioni nella progettazione, nella gestione e nella cura degli spazi e dei luoghi, da esperienze di abitare condiviso ad attività di accoglienza diffusa ed inclusiva. In sintesi, l’idea alla base dell’economia civile è che ogni uomo si debba nutrire anche di relazioni, di motivazioni e di fiducia e che l’attività economica debba tendere al bene comune e non solo alla ricerca di soddisfazioni individuali.
Il Vice Sindaco Francesco Bacci nel suo intervento al Festival ha sottolineato che “l’economia civile per i territori rurali come il nostro può essere una buona soluzione per il recupero economico di attività come l’agricoltura e l’artigianato, sia in termini di posti di lavoro che di benessere della comunità. E in particolare l’economia civile è la migliore strada economico-sociale per fare in modo che nessuna persona, in particolare chi si trova in situazione di disagio, sia espulsa dal mercato del lavoro perché considerata improduttiva. Una società giusta deve dare la possibilità a tutti di poter trovare un posto in ambito lavorativo e produttivo creando luoghi di lavoro, mansioni e ambienti che si conformano alla condizione fisica, psichica e sociale di ciascuno”.