41^ Mostra dei Ferri Taglienti di Scarperia

Dal 2 agosto al 28 settembre 2014, nel Palazzo dei Vicari

Riportiamo il comunicato-stampa della Bibliotecaria comunale, Dott.ssa Maria Rosaria Annunziata, organizzatrice dell'evento e, in allegato, la locandina:
“Belli e terribili. I coltelli a scatto della collezione Di Bon”
Scarperia, Palazzo dei Vicari, 2 agosto – 28 settembre 2014 - Inaugurazione sabato 2 agosto ore 10,30

La mostra dei Ferri Taglienti di Scarperia, giunta alla sua 41ª edizione, ha ospitato negli anni esemplari della produzione di coltelli e di ferri taglienti di diverse fogge e tipologie: sono stati in esposizione a Scarperia i coltelli regionali provenienti da vari centri produttori d’Italia come Frosolone, Maniago, Premana e Pattada; abbiamo ospitato la produzione dei più importanti centri produttori europei come Sheffield, Albacete, Laguiole, Solingen; abbiamo fatto un’incursione negli Stati Uniti con la collezione Randall e poi… esposizioni su forbici, rasoi, strumenti chirurgici, lame per uso agricolo come falci, falcetti e pennati.
Non sono mancate grandi collaborazioni con musei prestigiosi come il Museo Etnografico di Torino, Il Museo Antropologico e il Museo del Bargello di Firenze che hanno permesso di esporre lame africane, asiatiche o esemplari antichi. La collaborazione con l’Associazione Italiana per la Spada Giapponese ha consentito nello scorso autunno lo svolgersi, tra le mura del Palazzo dei Vicari a Scarperia, la tempra di una lama da parte del maestro Yoshindo Yoshihara, Tesoro vivente della città e della prefettura di Tokyo, uno dei maggiori maestri del suo paese.
Con le sue attività di ricerca ed espositive, coordinate dal Centro per la Ricerca e la documentazione sui Ferri Taglienti, l’amministrazione comunale di Scarperia vuole rafforzare il ruolo e la vocazione di centro produttore dell’artigianato dei ferri taglienti -radicato nel DNA di questa terra - ma vuole anche dare vitalità ad attività di studio, ricerca, sperimentazione e innovazione in questo settore.
Alla continua ricerca di nuovi tesori da portare in esposizione presso il Museo dei Ferri Taglienti di Scarperia, quest’anno ci siamo imbattuti in una preziosa collezione di coltelli a scatto, tanto  “belli” quanto “terribili”, come propone il titolo della 41ª Mostra dei Ferri Taglienti: i coltelli a scatto del collezionista maniaghese Lucio Di Bon.
La collezione di Lucio Di Bon, imprenditore del distretto produttivo di Maniago con un’azienda specializzata in immanicature, conta quasi cinquecento esemplari, alcuni dei quali molto rari, con una varietà dei pezzi che testimonia il rilievo internazionale raggiunto dall’arte coltellinaia maniaghese in questo settore. Con la precisione del raccoglitore, i coltelli sono suddivisi per tipologia e per epoca, lasciando spazio a qualche
digressione nelle produzioni di altre aree geografiche, europee ed extraeuropee.
Nella collezione compaiono alcuni rari esemplari maniaghesi della fine ‘800 e primi ‘900 interamente realizzati a mano e numerati in ogni loro componente e coltelli con marchi rari da trovare, come ‘Coricama’ di cui a Maniago non è rimasta traccia causa la severa politica aziendale che impediva alle officine che lavoravano per la ditta di tenere per sé alcun coltello, neanche quelli imperfetti. Nella collezione troviamo molti stiletti del periodo d’oro degli anni ‘50 e ‘60, quando questi oggetti raggiungono il massimo della perfezione, coltelli più recenti degli anni ‘70 e ‘80,
epoca in cui si sperimenta poco a livello di meccanismi, ma ci si diverte a variare forme e materiali.
Per legge i coltelli a scatto sono a tutti gli effetti delle ‘armi’, ma il collezionista di questi coltelli solitamente non risponde all’identikit dell’appassionato di armi, in quanto è più attirato dalla loro meccanica e forma estetica che dalle loro potenzialità offensive.
Nonostante l’aspetto più apertamente minaccioso e aggressivo, il coltello a scatto o “molletta” è in realtà molto meno utilizzato come arma rispetto ad altri coltelli, come quelli a serramanico e da cucina.
È la qualità estetica di questi manufatti di pregio che vogliamo mostrare ai visitatori della nostra mostra. Non mancherà naturalmente il raffronto con la produzione scarperiese, improntata sulla produzione di oggetti di utilizzo quotidiano e di supporto alle attività umane.
Questa mostra costituisce una ulteriore tappa nello studio delle varie tipologie di coltelli e ferri taglienti, nel cammino intrapreso ormai da anni dal nostro Centro di Ricerca e Documentazione sui Ferri Taglienti che, proseguendo studi già intrapresi nel passato da importanti studiosi ma ormai datati, non senza una certa ambizione, mira a creare un catalogo nazionale dei coltelli, ‘il catalogo’ della produzione italiana.